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NON è come andare in bicicletta: una riflessione sui DSA

CCPT

Imparare a leggere, per chi non ha un Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA) è semplice come imparare ad andare in bicicletta. All'inizio ci vuole impegno ma diventa automatico dopo un po' di pratica. Tuttavia, per chi ha un DSA, compiti come leggere, scrivere o fare calcoli restano sempre impegnativi. Questo articolo esplora cosa significa convivere con un DSA e l'importanza di offrire supporto e strategie educative personalizzate per affrontare queste sfide.

Dott.ssa Elisa Cabras




Imparare a svolgere attività quotidiane, come andare in bicicletta, è un processo che richiede impegno iniziale. All'inizio dobbiamo concentrarci su diverse azioni: mantenere l'equilibrio, pedalare alla giusta velocità e tenere il controllo del manubrio. Tuttavia, dopo un po’ di pratica, queste azioni diventano automatiche, e possiamo eseguire tutto senza pensarci.


Ma cosa succede quando un’attività, come la lettura, la scrittura o il calcolo, non diventa mai “automatica”?

Questo è ciò che accade alle persone con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). Questi disturbi non sono il risultato di un deficit di intelligenza o di un danno cerebrale, ma piuttosto derivano da un diverso funzionamento del cervello, che rende alcuni processi cognitivi più complessi da automatizzare.


Cos’è un DSA?

Per capire meglio la situazione, immagina di dover pensare continuamente a come pedalare ogni volta che sali su una bicicletta. Questo è ciò che accade a chi ha un DSA quando cerca di eseguire compiti apparentemente semplici per la maggior parte delle persone. Ad esempio, per una persona dislessica leggere anche poche righe può risultare stancante e richiedere un livello di concentrazione molto alto. Allo stesso modo, una persona discalculica potrebbe trovare difficile eseguire un semplice calcolo matematico. Non c'è nulla di automatico in queste operazioni.


L’importanza del supporto

Comprendere questa dinamica è fondamentale per sostenere chi vive con un DSA. Spesso si tende a pensare che, con il tempo, tutti possano “imparare” e rendere automatiche le abilità scolastiche, ma per chi ha un disturbo dell’apprendimento questo non avviene con la stessa facilità. È quindi essenziale fornire strumenti e metodi alternativi che possano facilitare l’apprendimento e ridurre lo stress legato alla continua richiesta di sforzi cognitivi.

La sensibilizzazione sul tema e l’adozione di strategie educative personalizzate possono fare la differenza nella vita di queste persone, permettendo loro di affrontare con maggiore serenità le sfide quotidiane.

In sintesi, per chi ha un DSA, leggere, scrivere o fare calcoli non è come andare in bicicletta. Serve comprensione, pazienza e un adeguato supporto per aiutare a superare le difficoltà e valorizzare le potenzialità di ciascuno.



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