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A Fondo Nell’Indecisione

  • CCPT
  • 4 apr
  • Tempo di lettura: 6 min

Quella dell’indecisione è una trappola assai sottile che si presenta come un rifugio da grandi paure dettate da ancor più grandi scelte. È tuttavia un’insidia a cui porre un occhio attento, perché l’indecisione può rivelarsi la peggiore delle decisioni.


Dott. Massimo Morgione


L’irresoluzione è peggio della disperazione

(Giacomo Leopardi)



Fermi Nell’Indecisione

C’è un paradosso sconosciuto ad alcuni, ma familiare ad altri, chiamato L’asino di Buridano, che è molto elementare, buffo nel nome e tragico nel finale, che tuttavia descrive molto bene cosa significhi restare a ristagnare nell’indecisione. La situazione esposta è la seguente:


“Si prenda un asino affamato e lo si ponga tra due balle di fieno perfettamente identiche e poste ad egual distanza dall’asino.”


A questo punto la domanda è la seguente:


“Verso quale balla si muoverà l’asino affamato?”


L’assunto del paradosso è che l’asino, trovandosi difronte due balle di fieno perfettamente identiche, non avrà modo di indirizzare la sua scelta restando pertanto bloccato in un’indecisione perpetua che lo porterà a morire di fame.

Nella vita di ognuno capiterà almeno una volta di ritrovarsi in una situazione di stallo come quella del povero asinello, indecisi a tal punto tra due scelte tanto da finire con il farsele scappare entrambe. Il tormento di sentirsi bloccati nell’indecisione è per tutti familiare, ci fa arrovellare con domande del tipo: “Cosa fare? Che direzione prendere? Sto facendo bene o male?”. Sono dubbi comuni che stringono la mente in una morsa dolorosa tormentandoci come poco altro. Nella disperata ricerca di una via di uscita a volte si tenta di rincorrere precipitevolmente tante possibilità senza sapere quale prendere, quasi come se fossimo topolini intrappolati in labirinto che corrono in tondo alla vana ricerca di una via di fuga.

C’è un detto che suona un po’ freddo, ma è estremamente veritiero che sintetizza molto bene l’epilogo tragico del povero asinello, ed è che l’indecisione è la peggiore delle decisioni. È un tormento in cui se vi si resta fermi non si arriva a nulla. È un finto rifugio in cui ripararsi di fronte al peso di una decisione, ma è un riparo che non porta salvezza, è anzi una situazione che può diventare una trappola.



La Vita È Una Scelta Continua

A volte la vita sembra divertirsi a tormentarci con scelte difficili, quasi come se fosse un bambino sadico che si diverte a bruciare le formiche con una lente. Crescendo ci si trova continuamente ed immancabilmente di fronte ad un crocevia di cui non si sa che strada imboccare. Finché si è bambini è più semplice, si può rifilare l’incombenza delle scelte più difficili agli adulti, ma è un lusso che non ci si può permettere per sempre. Siamo le scelte che prendiamo, e diventare adulti significa anche farsi carico delle responsabilità delle proprie decisioni.

È meglio continuare a studiare o lavorare?

Qual è l’università più adatta a me?

Che lavoro dovrei scegliere

Meglio trasferirsi per trovare lavoro o restare nel proprio paese?

La persona con cui sto è quella giusta con cui sposarsi?

Quale casa dovrei comprare?

Sono pronto o no per avere figli?


Queste sono solo alcune delle più classiche situazioni a dir poco spinose a cui ci si ritrova gettati e che necessitano di una presa di posizione. Tutto cambia nella vita e ogni mutamento è accompagnato da una nuova scelta da prendere e che non si può delegare. Gli altri potranno offrire consigli, ma la decisione finale spetta a noi.



Perdite E Guadagni

La difficoltà e la verità insita in ogni scelta è che non si può avere tutto. Scegliendo cosa tenere decidiamo anche e a cosa rinunciare, ecco perché si chiama scelta. Se si vuole qualcosa ci sarà necessariamente qualcos’altro a cui dover rinunciare. È la stessa parola “decisione” che ce lo ricorda:


decidere → dal latino de-cidere (tagliar via, mozzare).


Ad ogni decisione presa è come se si tagliassero via le altre opzioni. È un po’ come se la nostra vita fosse come un albero in cui ogni punto di ramificazione rappresenta una scelta e i vari rami che partono da quel punto sono tutte le possibili strade percorribili. Ogni qual volta si prende una decisone, si sceglie anche quale ramo tenere e quali invece tagliare. All’inizio della nostra vita l’albero sarà pieno di rami, così come un bambino ha tanti possibili futuri davanti a sé, ma più si invecchia più alcune opportunità di divenire vengono meno. La vita però non è solo perdere opportunità. I rami che restano sono ciò che noi scegliamo di essere e sta a noi farli fiorire così che l’albero della propria vita, seppur più spoglio, risulti comunque ricco e rigoglioso.

Forse si è troppo abituati a pensare oggi giorno che più si ha e meglio si sta. Più cose ottieni, più di successo apparirai, ma la vita non è una gara di accattonaggio. Il successo non arriva tanto da quanto ottieni, ma piuttosto dalla capacità di saper valorizzare ciò che hai.



Meglio Rischiare Che Stare Fermi

A parole è facile dire che nella vita bisogna prendere decisioni, ma come si fa? Come si può prendere la scelta migliore?

Sinceramente non so se esista un metodo di scelta a prova di errore, è certo però che qualsiasi decisione si porta dietro una sua dose di rischi. Solo il tempo può dire se una determinata scelta è effettivamente quella migliore, ma il futuro è qualcosa che si può vedere solo in termini di probabilità e può dare poche certezze. A passare comunque troppo tempo ad interrogarsi su tutti quelli che possono essere i possibili sviluppi, il rischio più grande che si corre è che si perde il momento dell’azione rimanendo bloccati nell’indecisione.

Sembra paradossale da dire, ma il fatto di dover scegliere non è una scelta, l’essere umano è purtroppo obbligato a prendere decisioni. Nel futile tentativo di eludere errori e possibili ripercussioni si finisce con il preferisce all’azione un evitamento che ci porta dritti tra le braccia soffocanti dell’indecisione. Tuttavia l’unica cosa certa dell’indecisione è che non porta a nulla, né tanto meno ci ripara dall’errore e dalla perdita. Per quanto sia facile da dire e frustrante da sentire, meglio rischiare che stare fermi. Certamente nella vita si faranno inevitabilmente scelte sbagliate che porteranno a conseguenze spiacevoli, ma senza errori non si vive. C’è una frase di un famoso psicoanalista, Carl Gustav Jung, che mette in guardia da questo:


“Chi evita l’errore elude la vita”


Capita di sbagliare, del resto nessuno è perfetto, ma per sopperire a ciò, nel suo ingegno l’essere umano ha saputo sviluppare una capacità interessante che prende il nome di resilienza, ovvero l’arte di rivolgere a proprio favore una situazione sfavorevole. Dagli errori non si scappa, ma si può imparare da essi per migliorarsi.



A Favore Dell’Indecisione

Finora si è detto molto contro l’indecisione, ma ci si può spendere anche qualche parolina a favore. Che mondo sarebbe senza di lei? Decisione e indecisione sono legati da un filo indissolubile, sono due facce di un’unica medaglia e per vivere ci servono entrambe. L’indecisione è di base una forma di paura e come tutte le altre emozioni la si può pensare come ad un modo che la nostra mente ha di comunicare con noi e che per tanto bisogna imparare ad ascoltare. Se una decisione ci spaventa allora è il caso di fermarsi e chiedersi cosa ci stia dicendo quella paura e cos’è effettivamente che si sta temendo di quanto si ha dinnanzi.

Se la risolutezza del prendere decisioni ci spinge all’azione e al divenire, l’indecisione è l’ancora che serve per non essere troppo incauti. È facile che la risolutezza possa degenerare nell’impulsività. Ogni scelta merita la giusta considerazione e preparazione. Va bene essere un po’ indecisi, a patto che non vi si rimanga intrappolati.



Conclusioni

Siamo, quasi per obbligo naturale, messi continuamente di fronte a scelte rognosamente importanti da cui spesso si vorrebbe solo fuggire, ma pensare di eludere le scelte per evitare l’errore è una strategia fallimentare in partenza. Gli errori non si possono evitare ma si può tuttavia imparare da loro.

Decisione e indecisione sono due aspetti imprescindibili della nostra vita in dialettica costante tra di loro. Nell’indecisione possiamo fermarci e riflettere mentre nella decisione possiamo agire. Senza l’indecisione si rischia di essere incauti, ma quando è troppa rischia di diventare una trappola che ci ingloba, perciò meglio dosarla con attenzione.






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